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Nelle applicazioni web moderne, è frequente consumare web api di terze parti per ottenere dati o compiere delle elaborazioni. Per inviare richieste web con C# siamo ormai abituati a usare la classe HttpClient e, a partire da ASP.NET Core 2.1, arriva a supporto anche il servizio ...
Nei precedenti due script abbiamo avuto modo di introdurre la nuova interfaccia IHttpClientFactory, che permette di configurare i servizi a cui la nostra applicazione dovrà accedere tramite HttpClient, e poi ottenere un client preconfigurato - magari anche con alcune policy di ...
Negli scorsi script abbiamo introdotto l'utilizzo di MongoDB in ASP.NET Core e abbiamo visto come installare il driver ed eseguire le operazioni CRUD basilari. Uno dei grandi vantaggi del client per .NET Core è l'eccellente supporto a LINQ, che ci permette di eseguire query con ...
Nel precedente script (http://www.aspitalia.com/script/1268/Analisi-Dati-Aggregation-Framework-MongoDB.aspx) abbiamo esaminato alcune delle operazioni che possiamo usare in una pipeline di Aggregation Framework di MongoDB.Ci sono situazioni in cui la nostra query di aggregazione ...
Quando creiamo delle Single-Page Application o delle app mobile con Xamarin o Cordova, si pone sempre il problema di come far autenticare gli utenti. Usare OAuth è sicuramente fattibile ma ricorrere a questo protocollo potrebbe essere superfluo se il progetto è composto dalla ...
Con il rilascio di ASP.NET Core 1.0 dello scorso giugno, possiamo finalmente iniziare a costruire applicazioni web ASP.NET multipiattaforma.Con Visual Studio 2015 Update 3 andiamo a realizzare il nostro primo progetto, selezionando il nuovo template ASP.NET Core Web Application.[...
Quando dobbiamo realizzare un'applicazione multilingua, è importante sfruttare al meglio i servizi offerti da ASP.NET Core così che il nostro codice applicativo non si complichi inutilmente a causa di questo requisito.Per prima cosa, vediamo come consentire all'utente di ...
In un'architettura basata su microservices, in cui una chiamata può facilmente coinvolgere diversi servizi, l'utilizzo di un correlation Id rende le operazioni di debug più semplici. L'idea tutto sommato è piuttosto banale: si stabilisce un header convenzionale (per esempio x-cid...