Come sappiamo, in Blazor, la configurazione è esposta tramite il servizio IConfiguration, con il quale possiamo accedere alle sezioni e ai valori all'interno di appsettings.json. Tuttavia, di solito è molto più comodo utilizzare una classe .NET per rappresentare il contenuto di questo file, così che possiamo sfruttare la tipizzazione forte quando accediamo alle impostazioni.
Questa possibilità è ancora più interessante nel caso visto nello scorso script, visto che possiamo condividere lo stesso oggetto tra client e server.
Per esempio, immaginiamo di riscrivere l'endpoint che avevamo visto in precedenza in questo modo:
[HttpGet] public ClientConfiguration Get() { return new ClientConfiguration { WelcomeMessage = "Hello from the server" }; }
Questa classe ClientConfiguration potrebbe essere inserita in una libreria condivisa tra ASP.NET Core e Blazor:
public class ClientConfiguration { public string WelcomeMessage { get; set; } }
A questo punto, in Blazor possiamo registrare ClientConfiguration nell'IoC container in questo modo:
public static async Task Main(string[] args) { //... altro codice qui ... builder.Services.AddScoped<ClientConfiguration>(sp => { var config = sp.GetService<IConfiguration>(); var result = new ClientConfiguration(); config.Bind(result); return result; }); await builder.Build().RunAsync(); }
Il codice è piuttosto semplice, e si basa sul metodo Bind di IConfiguration, tramite cui idratare il contenuto di un'istanza di ClientConfiguration in base a quanto letto dalle varie sorgenti di configurazione. Il risultato è che possiamo ora iniettare ClientConfiguration direttamente in tutti i componenti o servizi che ne abbiano bisogno:
@page "/" @inject BlazorApp11.Shared.ClientConfiguration config <h1>@this.config.WelcomeMessage</h1>
L'aspetto interessante è che questo metodo funziona a prescindere da quali e quante sorgenti di configurazione utilizziamo, siano esse file statici o endpoint come nell'esempio che abbiamo fatto.
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