Lo sviluppo di applicazioni distribuite in .NET è da sempre un grosso vantaggio, ma difficilmente attuabile a causa della sua complessità. Fra orchestrazione locale, configurazione dei servizi, visibilità operativa e collegamenti tra API, worker, queue e database, il rischio di perdersi nei dettagli è concreto.
Con .NET Aspire, in questo e nei prossimi script, introduciamo un nuovo framework pensato per semplificare radicalmente la vita dello sviluppatore. Un'infrastruttura con funzionalità specifiche ma estendibile, con focus su produttività, modularità e cloud-native development.
Nella sua versione base (out-of-the-box), o con piccole librerie di espansione, possiamo già
- Orchestrare progetti e container localmente
- Configurare logging, OpenTelemetry e retry
- Usare componenti esterni (Redis, PostgreSQL, SQS, ecc.) senza gestirne i Docker a mano
- Integrare strumenti di osservabilità (dashboard, logs, tracing)
Il vero valore di .NET Aspire è nel riuscire ad elevare tutta l'infrastruttura configurata localmente all'interno di un ambiente cloud come Docker, Azure Container Apps o Kubernetes.
Per iniziare, e creare il progetto possiamo usare la CLI o la GUI di VisualStudio
# crea un'applicazione standalone .NET Aspire $ dotnet new aspire-apphost -n MyAspireApp # crea un progetto frontend/backend e .NET Aspire $ dotnet new aspire-starter -n MyAspireApp
La soluzione risultante sarà così composta da:
- ApiService e Web: backend / frontend
- AppHost: motore di .NET Aspire
- ServiceDefaults: logging, OpenTelemetry e retry
Per avviare la dashboard è sufficiente eseguire il progetto AppHost e navigare all'indirizzo mostrato, che mostrerà i progetti attivi, i componenti esterni integrati, log e metriche.
$ dotnet run --project MyAspireApp.AppHost
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