Visual Studio 2010 per l'architetto

di Riccardo Golia, in Architettura,

La realizzazione di un'applicazione, in particolar modo se complessa, non implica semplicemente la stesura di codice, ma necessita anche che tutte le attività svolte all'interno di un team di sviluppo siano coordinate in modo preciso ed indirizzate verso un obiettivo finale condiviso. Proprio per questo motivo, il ruolo dell'architetto all'interno di un team diventa cruciale e centrale: egli ha la responsabilità di prendere le decisioni di natura architetturale e di fornire le linee guida ai programmatori, affinchè il progetto porti ad un risultato in linea con le aspettative del committente e aderente alle specifiche funzionali evidenziate durante la fase di analisi dei requisiti.

A supporto di questa delicata attività, molte volte sottovalutata o non ritenuta fondamentale, Visual Studio 2010 Ultimate include una serie di strumenti utili per raccogliere, rappresentare e comunicare le specifiche di disegno e per fornire informazioni utili sul livello della qualità del software prodotto. Del resto, la versione Ultimate di Visual Studio 2010 non nasce solamente come un ambiente integrato per la creazione, il debugging, il testing e lo sviluppo delle applicazioni basate sul .NET Framework. Esso offre anche una serie di funzionalità mirate alla gestione del ciclo di vita del software in combinazione con Team Foundation Server, al fine di garantire un output progettuale di qualità, a partire dalla fase di progettazione fino a quella di distribuzione.

In questo articolo andremo a vedere quali sono gli strumenti di Visual Studio 2010 Ultimate pensati specificatamente per l'architetto, a supporto delle attività di disegno e progettazione. Forniremo una panoramica delle principali funzionalità esistenti e cercheremo di spiegarne le finalità.

Gli strumenti per l'architetto

Visual Studio 2010 Ultimate include una serie di nuove finestre e di designer, il cui scopo è quello di rappresentare le informazioni di natura architetturale per i vari progetti di sviluppo inclusi in una soluzione. L'uso di UML come notazione grafica di rappresentazione, la generazione di un meta-modello associato ai diagrammi, l'analisi delle dipendenze e del layering applicativo, la presenza di un nuovo template di progetto per la modellazione rappresentano solo alcune delle nuove funzionalità presenti. Tramite questi strumenti, un architetto è in grado di documentare ed analizzare una soluzione di sviluppo sotto molti punti di vista e di reperire le informazioni necessarie per prendere le sue decisioni e coordinare le attività di sviluppo.

Figura 1 - Gli strumenti di Visual Studio 2010 per l'architetto.

Figura 1

All'interno dell'IDE di Visual Studio 2010 Ultimate, fa la sua apparizione il nuovo menù "Architecture" (vedi area 1 nella figura 1), che ci consente di accedere alle principali funzionalità incluse nel tool:

  • creazione dei diagrammi di modellazione;
  • analisi delle dipendenze;
  • visualizzazione delle tre finestre evidenziate nella figura 1: l'UML Model Explorer (area 2), l'Architecture Explorer (area 3) e il Layer Explorer (area 4).

Ciascuna di queste finestre ha uno scopo specifico. Per il momento ci soffermiamo sull'Architecture Explorer.

Architecture Explorer

Tra i vari strumenti a disposizione, l'Architecture Explorer fornisce un valido aiuto per verificare la qualità del software prodotto da un punto puramente architetturale. Esso infatti permette di navigare il contenuto di una soluzione in funzione delle classi o dei file in essa contenuti e, attraverso una visualizzazione di tipo drill-down (vedi l'area 3 nella figura 1), consente di rilevare le dipendenze esistenti. Questa analisi viene svolta a diversi livelli di dettaglio, in base alla profondità della navigazione effettuata, ed il risultato può essere filtrato in funzione delle caratteristiche degli elementi presenti nel codice come, per esempio, la visibilità delle classi e dei membri (pubblica o meno) oppure l'appartenenza dei tipi ad un determinato namespace.

A partire dall'Architecture Explorer, abbiamo la possibilità di creare un grafo DGML (Direct Graph Markup Language), per generare strutture composte da nodi che permettano di rappresentare in modo grafico le relazioni esistenti per un certo gruppo di elementi. La figura 2 mostra il grafo delle dipendenze esistenti tra gli assembly generati nell'ambito di una soluzione di sviluppo. Questa forma di rappresentazione è un esempio di grafo DGML.

Figura 2 - Grafo delle dipendenze.

Figura 2

In realtà, per produrre il grafo mostrato nella figura 2, possiamo direttamente usare l'opzione presente nel menù "Architecture" che ci consente di effettuare l'analisi delle dipendenze a livello di assembly, namespace, classi od altro ancora. L'output prodotto è, appunto, un grafo DGML interattivo, attraverso il quale possiamo evidenziare in modo dinamico le relazioni esistenti tra i vari nodi alla ricerca delle situazioni di forte accoppiamento. Selezionando un nodo, esso viene evidenziato ed automaticamente ci vengono mostrate tutte le relazioni esistenti con gli altri elementi appartenenti al grafo.

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