ASP.NET 2.0: Visual Web Developer, architettura e nuove funzionalità

di Daniele Bochicchio, in ASP.NET 2.0,

ASP.NET 2.0 è ufficialmente sul mercato da questo pomeriggio, dopo un periodo di circa 3 anni tra design, prime alpha, beta, CTP varie ed RTM.

Lo dirò subito, perché questo concetto vi sarà chiaro quando approfondirete questa nuova versione: ASP.NET 2.0 è un consolidamento di ASP.NET, non una rivoluzione. Se conoscete anche in maniera superficiale ASP.NET 1.x, allora passare alla 2.0 non sarà così traumatico. Se siete ancora fedeli a Classic ASP, probabilmente questa è la volta buona perché possiate salire anche voi, senza troppi traumi, sul treno del .NET Framework.

La v2 ha come obiettivo principale quello di ridurre drasticamente il codice necessario ad implementare nelle nostre applicazioni web parti ripetitive, di uso comune, evitando di farci perdere tempo, consentendoci di soffermarci maggiormente su ciò che conta davvero nelle nostre applicazioni e quindi, al tempo stesso, rendendo le nostre applicazioni meno soggette a problemi di security.

E poi, cosa non da poco, è la prima versione di ASP.NET a tenere davvero in considerazione XHTML, CSS e più in generale gli standard web.

Ci sono quasi 40 web controls nuovi, che coprono diverse aree, dall'accesso ai dati alla protezione dell'applicazione, alla navigazione. Di pari passo, ci sono nuove funzionalità che saranno analizzate in questo e negli altri articoli della serie.

E, fatto da non sottovalutare, la versione 2.0 è la prima ad offrire il supporto nativo alle piattaforme a 64 bit.

Cronaca di una versione di successo

La nascita di ASP.NET 2.0 è strettamente legata a quello che oggi è noto come Visual Web Developer 2005, ma che in codice era noto come Venus. E' in pratica la parte web di Visual Studio 2005, che trovate anche isolata in VWD Express, che è appunto l'originario progetto Venus.

Venus deriva da Jupiter, che è nient'altro che Web Matrix. L'idea alla base di ASP.NET 2.0 era dunque quella di offrire, proprio come in Web Matrix, dei controlli per l'associazione dei dati che potessero offrire caratteristiche uniche: rendere quasi nullo il codice necessario ad estrarre i dati da una fonte dati.

Poi le cose sono andate come tutti sappiamo: Venus è diventato parte di VS 2005 ed ASP.NET 2.0 è diventata parte del .NET Framework 2.0, ma inizialmente i progetti erano diversi.

Ovviamente le innovazioni che porta ASP.NET 2.0 sono molte, alcune le affronteremo da subito in questo speciale, altre invece saranno oggetto di articoli specifici nel prossimo futuro.

Di sicuro c'è che, anche grazie a VS 2005, che è ormai un prodotto maturo anche per il web, questa versione di ASP.NET è davvero la migliore possibile che Microsoft potesse regalarci.

E che per quanto riguarda l'accesso ai dati tra la v2 e le 1.x non c'è assolutamente paragone.

Le novità in VS 2005

Dato che le versioni Express di VS 2005, seppur con limitazioni, saranno gratuite al download, è senza dubbio questo il punto di forza di ASP.NET 2.0: poter contare su un editor ottimo ad un prezzo imbattibile: è gratis!

E VWD Express è nient'altro che la parte web di VS 2005 isolata in un solo prodotto, che tutto sommato va benissimo per chi sviluppa marginalmente o non può permettersi l'acquisto di una delle altre versioni di VS 2005. Per chi invece vuole contare su funzionalità avanzate (prime tra tutti, la possibilità di avere un progetto o di creare class libray) ci sono ben 4 versioni tra cui scegliere, dalla standard alle varie Team System.

La novità più importante, dato che alla fine è un prodotto destinato allo sviluppo di applicazioni web, è che il supporto per gli standard web è finalmente completo, sia nell'ambiente di sviluppo che in ASP.NET 2.0.

Tanto per capirci, se prendete il vostro vecchio progetto che fa uso di DataList, WebForm o quello che vi pare e lo ricompilate sotto la 2.0, l'effetto che avrete è che vi sarà dato codice XHTML.

Certo, di default è stata fatta la scelta conservativa di non emettere codice "estremo", ovvero XHTML 1.1, per evitare di impattare troppo sulla migrazione, dato che la maggior parte delle applicazioni web fa uso di Javascript completamente incompatibile con altri browser, che sfrutta l'attributo name degli oggetti, che in XHTML 1.1 è scomparso in favore dell'uso dell'attributo ID.

Questa limitazione è comunque aggirabile semplicemente aggiungendo al web.config questa riga:

<system.Web>
    <xhtmlConformance mode="Strict" />
</system.Web>

L'effetto è quello di aver un output dei vari controlli molto più pulito, compatibile con XHTML e che fa un uso migliore di quelli che sono gli standard, senza bisogno di hack o accrocchi. Siamo nel 2005, usiamo tecnologie del 2005, dato che HTML 4.01 è superato da diversi anni.

VS 2005, poi, rende anche più semplice la definizione dei file di configurazione, grazie alla completa presenza dell'Intellisense, ovvero del completamento automatico del codice, anche all'interno del web.config.

Più in generale, l'Intellisense è presente semplicemente ovunque ed in certi casi offre funzionalità davvero comode, come una finestra che in automatico suggerisce i file presenti quando un controllo prevede una proprietà che punta ad un URL ed un controllo automatico che è in grado di segnalarci un errore quando il file non fosse presente nella soluzione.

Per finire, ma questo era già possibile con VS.NET 2003, si può scegliere il livello di compatibilità che il proprio markup deve rispettare e ricevere in automatico i warning dell'ambiente quando non si è attinenti alle specifiche selezionate.

Più in generale, comunque, le migliorie riguardano soprattutto la presenza di nuovi wizard e di nuove funzionalità automatiche.

Infine, degna di menzione anche l'integrazione dell'help con fornitori di terze parti, soprattutto community. Questo vuol dire che vi troverete questo articolo (o uno degli altri contributi di ASPItalia.com) durante le vostre ricerche direttamente dall'help di VS 2005!

4 pagine in totale: 1 2 3 4
Contenuti dell'articolo

Commenti

Visualizza/aggiungi commenti

| Condividi su: Twitter, Facebook, LinkedIn

Per inserire un commento, devi avere un account.

Fai il login e torna a questa pagina, oppure registrati alla nostra community.

Approfondimenti