Cosa aspettarsi dal futuro: un primo sguardo a Whidbey e ASP.NET 2.0 alpha 1

di Daniele Bochicchio, in ASP.NET 2.0,
a

Ricordo di aver visto per la prima Whidbey (anzi, a dire il vero Venus ) a febbraio, durante l'MVP Worldwide Summit.

Ero l'unico italiano in mezzo ad una folla di altre nazionalità e probabilmente era una delle prime volte che Venus veniva mostrato ad un pubblico.

Scott Guthrie, PM di ASP.NET, ci stava mostrando con orgoglio l'ultima fatica del dev team di ASP.NET. Insieme a lui c'erano Nihkil Kothari e Rob Howard, altre due punte di diamante del dev team.

Inutile dire che la maggior parte dei presenti ha davvero gradito le poche demo funzionanti all'epoca.

Un primo contatto l'ho invece avuto durante il TechEd Europe 2003. Abbiamo avuto a disposizione per due giorni Scott Guthrie, che ci ha tenuto diversi sessioni generali su Visual Studio .NET Whidbey per quanto riguarda la parte web dell'IDE, in cui è confluito quello che era il progetto Venus.

Dunque ho incominciato a toccare con mano VS.NET Whidbey verso la fine di giugno, appunto al TechEd.

Tutti sanno che io uso da sempre il notepad (anche se una versione modificata, ovvero NotepadEx) e che in linea di massima non mi piace molto l'approccio degli editor visuali.

Specie perché sporcano il codice che io scrivo nello switch tra design mode e code.

Quindi le prime due screenshot sono dedicate a questo:

Immagine

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Cambio il testo nel codice sorgente, torno al design mode, lo ricambio e ritorno al source mode. Bene, come si può notare il testo non è stato spostato di una virgola.

Non voglio dire che sia questo il motivo per cui VS.NET Whidbey mi piace tanto, ma sicuramente è un buon inizio. Evito di usare VS.NET proprio a causa di questa sua abitudine (alla FrontPage...) di cambiare il codice che ho scritto.

Un passo indietro

Mi sono già lanciato in argomentazioni avanzate quando in realtà non ho ancora detto nulla delle vere novità di ASP.NET 2.0.

Per prima cosa, come sempre, il discorso va inquadrato in uno molto più ampio. A monte di tutto c'è ovviamente una nuova versione del .NET Framework, di ADO.NET, di SQL Server.

Per quanto riguarda il .NET Framework, le novità principali sono nella possibilità di avere a disposizione nuovi compilatori. In particolare ora il CLR supporta pienamente l'uso dei generics, di cui riporto brevemente un esempio:

public class ArrayList<ItemType>
{
public ItemType Sort(ItemType data)
{
  // logica...
  }
}

L'esempio parla chiaro. E' possibile quindi definire un oggetto "generico" che lavori su differenti tipi di oggetti senza bisogno di definirne n per ogni tipologia di oggetto supportato. In particolare non è più necessario fare casting o conversioni. Una buona introduzione all'argomento è disponibile su MSDN magazine . Non dimentichiamo gli iterators, su cui torneremo in futuro.

altra novità interessante è rappresentata dalle partial classes, ovvero dalla possibilità di avere una classe divisa su più files:

data.cs
public partial class Test
{
  public string Data()
  {
       return DateTime.Now.ToLongDateString();
  }
}

ora.cs
public partial class Test
{
  public string Ora()
  {
  Return DateTime.Now.ToLongTimeString();
  }
}

Feature molto comoda quando si lavora in un team in un progetto, ma su pezzi differenti di una stessa classe.

In realtà le novità dei linguaggi sono diverse ma per quanto mi riguarda rivestono un ruolo sì importante ma non essenziale all'interno di tutte le novità che cercherò di presentarvi.
Comunque per C# è possibile leggere tutto in questo file di Word .

Purtroppo non ho avuto modo di provare con mano Yukon . Ci torneremo sicuramente in un prossimo articolo, visto che questo è stato scritto prima della PDC, basandosi cioè sulla prima alpha privata e non sulla pubblica. Possibile che qualcosa sia cambiato, ma la PDC alpha altro non è che un fork dell'alpha privata, ripulita di bug e sistemata per il grande pubblico.

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